Vomito di emozioni

Difficile raccontare questo weekend. Difficile è stato viverlo. Difficile è stato sopravviverci senza combinare troppi guai e dire parole di troppo. Difficile è come sempre esserci, è come sempre non pensare, è come sempre affogare e fare finta di eliminare. Le foglie cadono sempre ed ogni volta è un tonfo al cuore. Spero di non doverci fare l’abitudine.

 

Non ho risposto a citofoni e telefoni, mi sono seduto nella doccia e ho lasciato scendere l’acqua. Oltre mezz’ora chiuso nel bagno completamente buio. Un immersione nella "voglia di solitudine" che avevo, nell’improvviso bisogno di starne lontano, di fingere di non vedere e sentire. Non che sia servito a molto, visto quello che è successo dopo.

 

Bellissimo ieri sera a San Siro. 60000 in delirio per l’Inter. Urla per Cambiasso, autore del primo di due gol contro la Fiorentina (2-0 il risultato finale). Bello il viaggio con il pullman dell’Inter Club. Bello condividerlo con Bicio.

 

Tempo di Coccodrilli Bianchi: di diversi, di emarginati, di coloro che sono controcorrente, di incompresi, di sofferenti e non sofferti. Tempo di rinnovamenti per questo spazio tutto mio. Tempo di prenderla molto "easy", tempo di rischiare a non essere egoista, a gioire lo stesso perchè "è felice". Tempo di provare a non pregare per il contrario.

 

Tempo anche di elezioni. Disarmante e deprimente il successo della Lega Nord. Prevedibile parità tra Berlusconi e Veltroni (sarà davvero "Veltrusconi" ora?). Io ho votato i socialisti. Peccato per lo sbarramento in percentuale che non condivido. Bello votare per la prima volta! Bello anche farlo al Plana, la mia scuola media. Quel lungo corridoio… parecchi ricordi.

 

Bello anche sfogarsi scrivendo canzoni a notte fonda. "Utopie di un coccodrillo bianco": questo è il risultato… esclusivamente audio.

 

"Utopie di un coccodrillo bianco" brano inedito a-cappella. Diritti riservati.

 

 

The Funto <Coccodrillo Bianco>