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Monthly Archives: agosto 2008

Spesso, nell’affrontare una malattia di una persona cara, cerchi di prendere ciò che di buono c’è nella condizione in cui la persona malata si trova. Con quello che sto vivendo io mi sembra sempre più difficile trovare qualcosa di buono, ho come l’impressione che più passano i giorni e più diventi "fortuna" la morte e "sofferenza" la vita.
I suoi sorrisi, il suo fare "no" con la testa per farci capire che c’è qualcosa che non va, i suoi racconti -ora mancanti di qualche parola, ora un po’ offuscati, ora probabilmente mai accaduti- li ascolto, li interpreto, faccio finta di capirli. Perchè lui è un grande, perchè lui è l’esempio di vita più importante che la stessa vita mi ha offerto, perchè lui c’è, anche così, ma c’è, ti guarda, ti parla, si arrabbia, ti sorride.
Per noi -per me- è strano, difficile, quasi incredibile dover accettare che tutto degeneri, che la nostra vita degeneri, ma trattengo il respiro e cerco sempre di trovare ciò che di buono la malattia gli sta ancora lasciando.
 
Domani comincia settembre. Pare strano e difficile anche questo.
 
The Funto <Coccodrillo Bianco>
Sono uscito dal lavoro affamato, sognando di mangiare e riempirmi di varie leccornie. Però il Pizzo era chiuso, Matteo pure, quindi mi sono messo l’anima in pace ed una volta a casa ho mangiato una pesca (l’1% del consumo mondiale di pesche appartiene a me!).
 
Sono un po’ in alto mare con ciò che riguarda l’università, mentre lavoro tanto al bar e ieri sera mi hanno proposto di lavorare al Vascello, ma non credo che accetterò se tutto ciò che riguarda gli studi andrà a buon fine.
 
Sono invidioso di coloro che hanno fatto le vacanze quest’anno: dopo la maturità, dopo tutto questo lavoro, me le vorrei godere anch’io. Un bel viaggio all’estero, lontano, o più semplicemente al mare, anche a Rimini.
 
Sono sempre più corte le giornate, è sempre meno estate e più autunno, è sempre più vicino la fine della stagione: meno di un mese, ormai.
 
Sono stato seduto nel tavolino di una cartomante a farmi leggere le carte: per lei il lavoro giusto per me è proprio il giornalista, per lei sto lavorando, per lei mi sposerò ma sarà un matrimonio traballante, per lei ho una persona bruna che è un punto di riferimento, per lei al momento non è prevista nessuna storia d’amore, per lei prima di fare il lavoro che voglio davvero ne farò altri. Per lei 10 euro.
 
Sono qui a desiderarti, a volerti baciare, accarezzare, stare vicino, ma tu non ci sei. Io sono sempre qui.
 
The Funto <Coccodrillo Bianco>

Un gallo in lontananza canta l’alba di un nuovo giorno; io, che non ho chiuso occhio per tutta la notte, canto la rabbia per il mio ritorno, il rientro nella casa dove l’ultima volta sono uscito esausto e disperato, con quella corsa al pronto soccorso dove, fortunatamente senza motivo, ho avuto paura di morire. Quella stessa corsa che ancora oggi, dopo tredici giorni, mi toglie il respiro, mi mette l’angoscia.

In culo a tutti coloro che quell’angoscia non l’hanno mai capita, in culo ai sorrisi e alle accuratezze con doppio fine, in culo a tutti coloro che si svegliano al mattino pensando che per tutti la vita cominci proprio da li, in culo a quelli che guardano quanto è alto, prima di saltare.

In culo alla tradizione, in culo a te, a te, a te, a te….

 

Sono le ultime mie tre ore fuori città, poi il ritorno.

 

Abbiate coraggio e rischiate… perché non esiste solo il sole, ma anche il cielo nero della Notte.

 

The Funto <Coccodrillo Bianco>

Un nuovo piccolo pezzo della mia creatività, forse il migliore di questo genere.
 
 
The Funto <Coccodrillo Bianco>
Due canzoni:
 
Chissà chissà chi sei?
Chissà che sarai?
Chissà che sarà di noi?
Lo scopriremo solo vivendo…
Comunque adesso ho un po’ paura
Ora che quest’avventura
Sta diventando una storia vera
Spero tanto tu sia sincera
 
Io vagabondo che son io
Vagabondo che non sono altro
Soldi in tasca non ne ho
E chissà se è rimasto Dio
 
Contro la normalità, la mia vita è davvero contro tutta la normalità. Senza meta, senza fissa dimora. Se qualcuno mi conoscesse adesso penserebbe a me di un antipaticissimo lupo solitario. In realtà ciò che cerco nella non normalità è semplicemente… la normalità.
 
The Funto <Coccodrillo Bianco>
Non pensavo finisse così, invece martedì sera dopo l’ennesimo litigio l’ho presa troppo male e sono finito al pronto soccorso. Non dimenticherò mai l’impossibilità di controllare il corpo, il non riuscire a parlare bene, la paura di morire. Non dimenticherò mai il momento in cui mi hanno detto "stai tranquillo, passa, sei in iperventilazione". Non dimenticherò mai, dopo che mi hanno dimesso, la notte passata a dormire in un parco e poi in macchina. Non dimenticherò mai quelle grida, quei pugni, che con il tempo si confonderanno con le tante urla e i tanti attacchi di rabbia di questi lunghi venti anni. Con la speranza che tutto non accada più, perchè come ogni tanto dico quella è sempre l’ultima a morire.
 
[Aggiunti due nuovi album di foto: nel primo il meglio del mese di luglio, con il viaggio ad Alessandria, le giornate in piscina e l’attesa per il diciottesimo di Monica; nel secondo la serata alla Foresta per il doppio compleanno mio e di Monica e l’ultima uscita in ordine cronologico sabato scorso sempre alla Foresta. Buona visione!]
 
The Funto <Coccodrillo Bianco>
Appena tornato da una serata all’Irish ed una nottata a ballare alla Foresta (avevo una gran voglia di ballare!!). E’ stata una bella serata, ma per la prima volta ho sentito quel tipo di mancanza, per la prima volta ho sentito quel tipo di bisogno, per la prima volta mi sono sentito legato,  per la prima volta ho capito che "something is -really!- gonna happen".
Per la prima volta sto scrivendo un intervento… dedicato a te. Probabilmente l’avrai capito e il probabilmente successivo non lo conosco.
Sigaretta e nel letto, domani ho il bruttissimo turno della domenica pomeriggio.
 
The Funto <Coccodrillo Bianco>

Se non ci fosse stata quella bruttissima esperienza della maturità (per fortuna unica ed irripetibile) l’estate mi sarebbe sembrata decisamente più lunga. In realtà il calendario segna "7 agosto", tra circa un mese riaprono le scuole ed io, un poco più avanti, comincerò a mettere le fondamenta sul mio futuro (sembra non si finisca mai). Sto facendo la stagione a Rivanazzano in un bar: è un bel lavoro, non ho dovuto imparare perchè l’esperienza c’era già… quest’estate è divisa tra il lavoro e l’ospedale, dove il nonno è ricoverato ormai da un mese e mezzo: sappiamo tutti benissimo che presto non sarà più tra noi e questo, è scontato dirlo, mi fa stare molto male, ma ora posso ancora avere il privilegio di ammirare il suo coraggio e la sua forza. Tutto il resto è contorno, buono o cattivo che sia: sabato scorso io e Monica abbiamo fatto la festa per i nostri compleanni (io 20, lei 18) alla Foresta. E’ stata una bella serata e presto inserirò le foto. Qualche volta mi vado ad arrossire in piscina o tuffare nell’acqua gelida, altre volte passo serate e nottate con Bicio (ieri sera l’ultima, insieme a Luca), capita di vedere altre persone ma il tempo è veramente quello che è e non riesco a dedicarmi a tutti. E’ bello vedere Giusy sul terrazzo che stende i panni e parlarci ogni volta a gesti, come è bello incontrare per caso chi ha condiviso con me l’esperienza delle superiori. Credo sia stato un bene che la classe si sia unita più che mai nell’ultimo anno e questo continua tutt’ora: anche se non si esce mai insieme due chiacchere con Adriana, Giorgia, Simi, Angela, Valeria, Valentina, Mandi e tutti coloro che capita di incontrare le scambio sempre volentieri. Ognuno di noi prenderà strade diverse, altri dovranno aspettare ancora un anno, ma è bello ritrovarsi tranquillamente ed aggiornarsi sui propri progetti ed aspettative. Il contorno più cattivo è quello dei problemi logistici riguardanti l’università, delle diatribe tra i miei genitori, della mia voglia di indipendenza più totale, delle multe che prendo manco fossero micche di pane, della voglia di mare insaziabile, delle persone cattive che vivono per mettere in cattiva luce le altre senza un apparente motivo. Ma tempo al tempo, come spesso dice Luca.

Qui sotto il magico terzetto torna a vivere: un anno dopo io, Bicio e Monica abbiamo realizzato un nuovo video tra le mura del Centro Commerciale di Montebello (quello del 2007 ha ottenuto circa 700 visualizzazioni su Youtube, mentre "Il solito sesso" con me e Bicio ha superato le 5000 visualizzazioni!).

  

The Funto <Coccodrillo Bianco>

Fantasmi del passato in cerca di vendette, a voi miei signori che non fate altro che farmi stare male, dedico il mio canto stonato, la mia gelosia oltre ogni limite, da prendere e portar via come fossero hamburger e patatine, segni del destino non altro che bastoni fra le ruote di sogni irrealizzabili, frammenti di batticuore che solo voi potete creare, e solo con te, amori immaginati e insperati, vi prego lasciatemi stare, perchè voglio che tutto continui ad adeguarsi ad ogni mia condizione di certezza e serenità, almeno questo non portatemelo via.
Sto un po’ male, anzi tanto, sono portato via da un vento in retromarcia, allo stesso caldo, alle stesse paure, ma ad una presenza diversa, lontana, e poco attiva. Condizioni irreparabili in un certo senso, anche se io sto male, e vorrei girare pagina, vorrei urlare ai quattro venti di avercela fatta, ma è così impossibile da non riuscire nemmeno ad immaginarlo.
Andetevene meledetti diavoli!
 
The Funto <Coccodrillo Bianco>