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Monthly Archives: luglio 2008

Fuori tempo per rendersi conto che in poche ora può cambiare tutto. Fuori tempo per rendermi conto che nel passato tutto doveva essere diverso. Fuori tempo per capire che c’è chi nasce in città e chi nella "folle città". Fuori tempo per capire che ognuno ha ciò che si ritrova, e lo sfrutta come può, sperando di fare del suo meglio se ne ha voglia. Tutto fuori tempo, purtroppo. Se l’avessi saputo prima, quel cordone ombelicale me lo sarei stretto un po’ più forte.
 
Sfoghi…
 
The Funto <Coccodrillo Bianco>
Vivo e vegeto passo un’ennesima notte d’estate, una estate che sembra non voler prendere forma, perchè mai ripetitiva, perchè iniziata molto tardi, perchè priva di vere e proprie vacanze, perchè densa di lavoro (nuovo lavoro!) al bar, perchè divisa tra tante persone con le quali uscire, ridere, fare mattina, piangere o litigare, perchè a settembre non esiste ritorno alla "baracca gialla" ma sarà tutta un’altra storia, perchè per la mia testa passa qualsiasi pensiero, anche quello di trasferirmi in Cina, o comunque all’estero… già nell’immediato futuro, fin da subito, senza aspettare. L’ho sempre voluto fare, cosa aspetto?
 
Sono potente e resisto ad ogni uragano, ci sono ancora e quanto ancora ne dovrà venire? Persisto, alla faccia di chi mi voleva fallito, continuo sulla mia strada insieme a tante persone che mi accompagnano. E’ bello esserci. Nel bene o nel male, ma è bello.
 
Buona continuazione.
 
The Funto <Coccodrillo Bianco>
Al momento sono circondato da pelli nere. Non ho varcato il confine, perlomeno  non quello territoriale. Un crogiolo di razze e religioni, dove a farla franca sono le zanzare in cerca di sangue.
Anch’io sono sempre alla ricerca… ma tutto ciò che cerco è introvabile, irraggiungibile, non disponibile. 
 
Fisicamente sono un po’ malato, l’ho scoperto ieri dal dottore. Nulla di grave, pare. 
Domenica comincio a lavorare a Salice.
Questa estate è così anomala e passerà molto velocemente.
 
Pensavo…
E tu dove sei?
E tu cosa fai?
E tu come stai?
 
The Funto <Coccodrillo Bianco>
Regina di cuori che vieni a riempire il mio cuore… lancia una carta a mio favore, lasciami gridare come vorrei, ascolta ogni sussurro che esce dalle mie labbra, intraprendi con me una relazione, ascolta il mio canto di desiderio, affascinami con la tua sensualità, scurisci ogni cupo pensiero che non mi permette di credere, abolisci ogni grido di dolore che mi distoglie da quel profondo desiderio.
 
Neve soffice che non abbagli lo sguardo di un’ estate… accoglimi in un letto immaginario, pulisci ogni sporcizia che intasa le mie vene, bagnami perchè io non trovo l’appiglio, dissetami da questa sete di desideri perduti in un respiro senza tempo, senza spazio, senza possibilità di materializzarlo, infreddoliscimi quando nessuno è qui a scaldarmi dato che il calore umano è lontano e l’estate è solo appicicaticcia.
 
Vento di fumo che fai lacrimare gli occhi, offusca questo futuro spaventoso, rendi irrespirabile l’aria del brutto passato, disegna nell’atmosfera ciò che io non ho saputo disegnare, ritrai i lineamenti di un identikit misterioso da scoprire per vivere, accieca il desiderio di fuga, perchè ad aspettarmi ci sarà sempre qualcuno.
 
Assicurazione sulla vita che costi più di quello che assicuri… permettimi di suicidarmi e rinascere, lasciami uccidere una persona e vedere come si sta senza, controlla il battito del mio cuore e fallo aumentare senza rischio di infarto, assicurami una vita serena, per la felicità c’è un surplus? Si nasce, si cresce …. invade…. e finisce. Come l’amore, Amore…
 
4 luglio 2008… c’è aria nel mio naso, cibo nel mio stomaco, pensieri nella mio cervello, stanchezza nelle palpebre, ricchezza nel mio Io… Vita…. io ti vedo, tu così purissima, da non sapere il modo e l’arte di difendermi… e così ho vissuto quasi rotolandomi, da non poter ammettere di aver perduto. Adesso io mi siedo e non ci sono rivincite. Dopo mi rialzo.
 
The Funto <Coccodrillo Bianco>
Sono passati venti anni da quando sono comparso, in mezzo a miliardi di persone, in questo mondo. Lo sento dal vomito che cerca di fuoriuscire dalla mia gola, dalle sigarette sempre più invadenti che fumo, dalla nonna che non sta in piedi e che non sembra nemmeno vero e dal nonno dallo sguardo triste e spento. E’ da qui che capisco quanto tempo è passato, di come sono cambiate le cose, del nonno che ricordo forte e impegnato nel suo orto, nella sua casa, nelle sue viti, nell’insegnarmi a leggere l’ora, nello spiegarmi a fare un innesto; nella nonna a fare i mestieri, a sgridarmi perchè rompevo i fiori con il pallone, perchè sporcavo il marciapiede, perchè ero ribelle e non me ne andava bene una. Ora il nonno mi chiede di prendergli un bicchiere d’acqua perchè non riesce ad alzarsi; una volta lui mi preparava pane, burro e zucchero.
 
Ogni anno una lacrima, rappresentativa di tutte quelle versate nei vari anni. Tante lacrime di rabbia, di insicurezza, qualche lacrima di gioia (le ultime per l’ammissione alla maturità). Oddio come sarebbe impossibile raccontarli tutti questi venti anni, come sarebbe troppo auto-celebrativo per una vita ne troppo ne poco.
Quanti odori ho annusato, quanti hanno penetrato il mio naso senza che io li volessi, quanti hanno invaso la mia testa in questi 20 anni, quanta musica ha invaso la mia testa, quanta creatività sprecata, quanto esserci senza volerlo, quanta voglia di urlare, quanto bene regalato e quanto bene ricevuto. Quante quelle volte in cui ho creduto fosse finita, quante le vite che avrei voluto vivere e quante le persone che vorrebbero la mia. Quante facce, quelle che ricordo volentieri e malvolentieri, quanti baci, quante carezze, quanto soffiare sul fuoco per cercare di spegnerlo senza riuscirci. Quanto provare ad amare, quante volte avrei voluto amare senza poterlo, quante volte avrebbero voluto amarmi senza che lo volessi. Quanto amore invade ancora il mio corpo? Nonostante tutto il mio cuore so che può battere, che può amare. Che posso esserci, con fatica, ma ci sono.
 
 
"Comunque nonno, i miei vent’anni li sento davvero tutti… sono stati faticosi". "Eh si… ma io alla tua età avevo già fatto due anni di guerra".
Vorrei che i miei nonni vivessero per sempre.
 
Good viewer. Che cosa bellissima è successa? Voglio imparare, con il tempo, a lasciarmi andare ancora di più. Da qualche parte stanotte, vorrei fossi con me.
 
Voglio continuare a ballare… voglio che il mio spirito continui a puzzare come quello di un teen-ager.
 
The Funto <Coccodrillo Bianco>