Sono passati venti anni da quando sono comparso, in mezzo a miliardi di persone, in questo mondo. Lo sento dal vomito che cerca di fuoriuscire dalla mia gola, dalle sigarette sempre più invadenti che fumo, dalla nonna che non sta in piedi e che non sembra nemmeno vero e dal nonno dallo sguardo triste e spento. E’ da qui che capisco quanto tempo è passato, di come sono cambiate le cose, del nonno che ricordo forte e impegnato nel suo orto, nella sua casa, nelle sue viti, nell’insegnarmi a leggere l’ora, nello spiegarmi a fare un innesto; nella nonna a fare i mestieri, a sgridarmi perchè rompevo i fiori con il pallone, perchè sporcavo il marciapiede, perchè ero ribelle e non me ne andava bene una. Ora il nonno mi chiede di prendergli un bicchiere d’acqua perchè non riesce ad alzarsi; una volta lui mi preparava pane, burro e zucchero.
Ogni anno una lacrima, rappresentativa di tutte quelle versate nei vari anni. Tante lacrime di rabbia, di insicurezza, qualche lacrima di gioia (le ultime per l’ammissione alla maturità). Oddio come sarebbe impossibile raccontarli tutti questi venti anni, come sarebbe troppo auto-celebrativo per una vita ne troppo ne poco.
Quanti odori ho annusato, quanti hanno penetrato il mio naso senza che io li volessi, quanti hanno invaso la mia testa in questi 20 anni, quanta musica ha invaso la mia testa, quanta creatività sprecata, quanto esserci senza volerlo, quanta voglia di urlare, quanto bene regalato e quanto bene ricevuto. Quante quelle volte in cui ho creduto fosse finita, quante le vite che avrei voluto vivere e quante le persone che vorrebbero la mia. Quante facce, quelle che ricordo volentieri e malvolentieri, quanti baci, quante carezze, quanto soffiare sul fuoco per cercare di spegnerlo senza riuscirci. Quanto provare ad amare, quante volte avrei voluto amare senza poterlo, quante volte avrebbero voluto amarmi senza che lo volessi. Quanto amore invade ancora il mio corpo? Nonostante tutto il mio cuore so che può battere, che può amare. Che posso esserci, con fatica, ma ci sono.
"Comunque nonno, i miei vent’anni li sento davvero tutti… sono stati faticosi". "Eh si… ma io alla tua età avevo già fatto due anni di guerra".
Vorrei che i miei nonni vivessero per sempre.
Good viewer. Che cosa bellissima è successa? Voglio imparare, con il tempo, a lasciarmi andare ancora di più. Da qualche parte stanotte, vorrei fossi con me.
Voglio continuare a ballare… voglio che il mio spirito continui a puzzare come quello di un teen-ager.
The Funto <Coccodrillo Bianco>