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Monthly Archives: gennaio 2008

… ti ricordi quando i nonni ci mettevano in piedi sopra la vasca per asciugarci dopo averci lavati? E noi ci guardavamo l’un l’altro stupefatti? Sono passati anni…
Piccolissimi ma grandi ricordi. Ti voglio tanto tanto bene!
 
Fuori vento gelido. Notte.
 
Il tuo cuginetto preferito
Mi piaceva l’atmosfera che si era venuta a creare la scorsa notte, mi piacevo io. Oggi la giornata è stata lunga e finalmente ho svolto le mansioni del mio lavoro ufficiale: ho studiato. Domani mi aspetta una verifica di storia, la prima prova di questo quadrimeste, e voglio iniziare con il piede giusto per poi continuare sempre così. Mi sono impegnato ed ho studiato stamattina, nel pomeriggio e stasera. Devo ancora ripassare per bene (sono un perfezionista quando voglio) ma almeno mi dirigo in classe con una certa calma domani. Voglio passare i prossimi mesi della mia vita studiando ed organizzando bene il mio lavoro di studente, voglio che questo sia un ultimo quadrimestre stancante ma redditizio, voglio entrare nel ‘mood’ scolastico definitivamente ed ancora per un po’. Voglio farcela, devo e voglio farcela. Da oggi in poi, se possibile, aggiornerò i miei voti scolastici verso il cammino per la maturità, così da rendermi conto come sono messo. Lo farò privatamente ed anche sul blog, a voi l’ardua sentenza di giudicarmi come studente.
 
Corro a studiare!
[P.S. Ah ah ah, probabilmente nessuno ci sta credendo!!]
 
The Funto
Non è ancora arrivato il momento dell’ansia per la maturità, dell’addio o arrivederci a compagni e professori, dell’intervento in cui tenterò l’ardua impresa di raccontare questa esperienza di sei lunghi anni alle superiori: mancano ancora cinque mesi, tanti o pochi che siano.
Domattina inizia però il secondo quadrimestre, probabilmente l’ultimo secondo quadrimestre della mia vita: ammetto a me stesso che il motivo principale di questa malinconia non è proprio l’evento di domani ma piuttosto una frase di Renato Zero, qualcosa che proprio nella mia classe appare con un gioco di luce scritta sul muro.
Il pensiero che domani per l’ultima volta nella mia vita dirò "inizia il secondo quadrimestre" mi tocca non poco. Devo ammettere che la preoccupazione inizia ad aumentare, l’idea che cambierò completamente la mia esistenza è difficile da accettare. Sento chi è già all’università, molti dicono di aver rinunciato alle amicizie, all’amore, a tutta la loro vita. E’ veramente così? Se sì, me la sento davvero di farlo? Oppure dovrei fare come la maggioranza della classe e andarmene a lavorare, magari cercando di utilizzare il mio diploma di ragioniere? E se invece decido per l’università, qual’è la facoltà adatta? Riuscirò a lavorare e studiare contemporaneamente per aiutare i miei genitori? Avrò la forza di rinunciare a tutto quello che ho adesso? Dovrò rinunciarci?
Sono troppe domande, troppissime per un eterno indeciso come me. Prima di prendere decisioni definitive ci metto tanto, forse dovrei imparare a non farlo.
Non è semplice davvero. Non voglio rinunciare alla mia vita di adesso, se così rimarrà in futuro. Sto bene e sono sereno: l’impatto con l’università potrebbe essere devastante come fu per le superiori nel 2002? Basta domande, cazzo!
 
Stringimi forte, che nessuna notte è infinita.
 
The Funto
La cosa più bella che si può desiderare è di vivere in un presente tanto pieno e coinvolgente da farti perdere il senso del futuro e del passato. Ed io, con le persone che amo, sto cercando di farlo ogni giorno.
Oggi il mio umore altalenante è mediamente sbilanciato verso il basso… sono fatto così. Ormai mi conosco e mi conoscono. Nessuno si stupisce più.
Ci sono mille immagini da pubblicare su questo blog: le vacanze di Natale sono state così piene di eventi che le foto da caricare sono talmente tante che per il momento non posso farlo. Nei prossimi giorni saranno sicuramente online.
Nel frattempo buon anno a chi voglio io.
 
31 dicembre 2007 – Aperitivo pomeridiano a casa di Daniela prima di andare al Master per festeggiare
 
The Funto